Novità per i clienti G Suite: dal 5 marzo 2019 è disponibile il correttore grammaticale automatico Google, in grado di fornire suggerimenti e di segnalare eventuali errori grammaticali e sintattici nei testi. L’annuncio era già stato dato durante l’ultimo evento Google Cloud Next 18, lo scorso luglio 2018, insieme agli altri nuovi prodotti G Suite (Smart Replay e Smart Compose). Il nuovo correttore automatico, basato sulle tecnologie dell’Intelligenza Artificiale, sarà disponibile per tutti gli abbonamenti alla Suite Google, eccetto quelli Education, G Suite Enterprise for Education e G Suite per il non profit. Ecco tutto quello che c’è da sapere sul nuovo correttore grammaticale G Suite.
Correttore G Suite: cos’è?
Errori di concordanza, refusi e frasi sintatticamente poco corrette non saranno più un problema, almeno per gli utenti G Suite. Il pacchetto di prodotti a pagamento Google, infatti, si arricchisce con nuovi strumenti avanzati che sfruttano l’AI per offrire ai clienti performance superiori. Da pochi giorni il colosso dei motori di ricerca ha annunciato l’arrivo dei suggerimenti grammaticali automatici, che faranno la gioia di quanti scrivono quotidianamente per il web. Ma cos’è il nuovo correttore grammaticale Google? Attraverso l’intelligenza artificiale, lo strumento di correzione automatica G Suite è in grado di riconoscere errori grammaticali, stilistici e sintattici, offrendosi per correggerli al posto tuo, proponendo anche suggerimenti utili per rendere il testo perfetto. Il tutto sarà possibile grazie a una nuova interfaccia, che consentirà di rivedere i suggerimenti ortografici e grammaticali. Pensato principalmente per professionisti della scrittura e del digital, il nuovo strumento della suite Google è progettato per rendere più veloce e più semplice l’attività di correzione di testi e dei relativi errori.
Come funzionano i suggerimenti Google? Ma come funziona il correttore G Suite e come fa a capire se una parola è stata scritta nel modo corretto? I suggerimenti grammaticali Google vengono proposti sulla base di Smart Replay, una funzione di machine learning (apprendimento automatico) che funziona grazie al supporto dell’intelligenza artificiale, in grado di generare brevi risposte e messaggi pertinenti. Il sistema prevede la raccolta massiva di dati, attraverso Google Tanslate, che rappresentano una base per capire e riconoscere quali sono le parole più ricorrenti e quelle che hanno una ricorrenza così bassa da non poter essere considerate corrette. Per arrivare a questo risultato, Google ha impiegato diversi anni, avvalendosi di esperti di linguistica e altri professionisti. Il suggeritore Google, al momento, permetterà all’utente di visualizzare gli errori presenti nel testo, segnalati con il colore blu; cliccando sopra, l’utilizzatore potrà accedere alle diverse proposte di correzione, decidendo se adottarle o meno. L’intento è quello di perfezionare ulteriormente lo strumento di correzione automatica, migliorando la sua capacità di comprendere il linguaggio naturale in modo ancora più semplice e veloce, fornendo a tutti gli utenti Google una soluzione pratica e universale, oltre che suggerimenti sempre più raffinati e precisi. Altre novità G Suite: Smart Compose e aggiornamenti Gboard Lo scorso luglio, insieme al già menzionato Smart Replay, il pacchetto della suite Google si è arricchito con un altro prodotto innovativo, Smart Compose, uno strumento in grado di completare automaticamente le frasi nelle e-mail attingendo suggerimenti intuitivi dallo storico dei messaggi inviati con Gmail e disponibile già dal 2018. Il tutto è completato dall'aggiornamento della tastiera Gboard che , a oggi, supporta oltre 500 varietà linguistiche, anche se l’inserimento di alcune di esse non è ancora così semplice.